L’impresa del futuro. Tra innovazione e radicamento: come innovare le strategie imprenditoriali cooperative
“L’impresa del futuro. Tra innovazione e radicamento: come innovare le strategie imprenditoriali cooperative” è stato il tema del quinto incontro del percorso di formazione per i nuovi quadri cooperativi. L’evento, che si è svolto venerdì 5 ottobre alle 9.30, nella Sala di Confidicoop Marche ad Ancona, è stato moderato dal presidente di Legacoop Marche Gianfranco Alleruzzo.
Il primo intervento è stato quello di Luigino Bruni, autore del volume “Capitalismo infelice. Vita umana e religione del profitto”, recentemente licenziato alle stampe per i tipi di Slow Food Editore.
L’economista che ha stigmatizzato come l’ideologia del business sia assurta a visione del mondo, della persona, delle relazioni sociali. Per il professore quest’ideologia manageriale dominante manipola e svilisce valori quali stima, riconoscimento e comunità. In un contesto in cui le imprese hanno dovuto imparare ad adattarsi al nostro tempo velocissimo, Bruni ha introdotto il concetto di economa “vegetale”. Gli alberi e le piante, ancorati al suolo dalle radici, hanno subito un grande svantaggio evolutivo che gli ha impedito di fuggire dai predatori o di spostarsi durante le crisi dell’ambiente, ma lo stesso grande limite è stato anche un’enorme opportunità perché hanno dovuto imparare a sopravvivere, riuscendo a non morire anche quando vengono divorate dagli animali e ridotte a poca cosa. Allo stesso modo le imprese che vogliono sopravvivere e crescere nella nuova economia debbono evolvere decentrando e spalmando tutte le funzioni, attivando e responsabilizzando tutte le cellule del corpo.
Massimo Mancini ha raccontato la sua storia di giovane agricoltore che è diventato un imprenditore di successo, inseguendo il sogno di creare un’azienda al centro dei campi di grano ereditati dalla sua famiglia.
Sandro Paradisi ha infine descritto la sua esperienza imprenditoriale nell’affrontare la crisi economica, riconvertendo la produzione a segmenti di mercato diversi da quelli storici di riferimento, investendo importanti risorse sulla formazione dei collaboratori e sulla tecnologia. Ha, altresì, rilevato l’importanza di uno sviluppo sostenibile che tenga in debita considerazione il contesto territoriale, la comunità umana e sociale in si cui opera. Attenzione che lo ha portato negli anni a trasformare in Società Benefit, prima tra le realtà industriali marchigiane.
L’iniziativa di formazione è stata organizzata da Legacoop Marche con Generazioni Marche e 4Form.