Giovedì in Paradisi: il nostro 8 marzo ogni giorno
Questa settimana, il nostro appuntamento culturale in azienda Venerdì in Paradisi ha eccezionalmente traslocato al Giovedì 7 marzo. Questo per onorare appieno la celebrazione dell’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna. Paradisi, già con il suo articolo profondamente sentito e condiviso su LinkedIn, ha reso omaggio a questa giornata significativa, riflettendo sull’importanza della parità di genere anche e soprattutto nei luoghi designati all’onorabilità e alla dignità personali come il lavoro.
In questa edizione speciale di Giovedì in Paradisi, abbiamo avuto il privilegio di accogliere due ospiti d’eccezione: la psicologa Sofia Magrini e l’assistente sociale Costanza Ciarlantini. Insieme, abbiamo intrapreso un viaggio nell’esplorazione delle nostre emozioni, della nostra umanità e delle nostre differenze.
Attraverso la tecnica della “scultura” utilizzata in psicologia abbiamo interpretato alcune letture tratte dal libro “Bastava chiedere!” di Emma Clit su alcune storie che raccontano da vicino e in modo ironico quanto la donna sia ancora discriminata e vittima di ingiustizie e violenze verbali, fisiche e psicologiche a casa, a lavoro, nella società che lei stessa ha contribuito a edificare.
Ogni gruppo formato in modo casuale ha scelto la propria scena da rappresentare. I figuranti hanno messo in scena così il racconto e hanno vissuto in modo inedito i panni di qualcun altro, vittima o carnefice, casuale e non prevista, della discriminazione di genere. Lo scultore designato per ogni gruppo ha potuto così mettere in opera le cose che viveva e comprendeva nella visione di queste scene.
L’autore della scultura ha potuto così delineare per ogni componente la postura, i gesti, lo sguardo, la vicinanza e la distanza affettiva per come lui lo ha percepito.
Ne è emerso che la discriminazione è insita in una parte sostanziale della nostra cultura, che vive e si nutre ogni giorno spesso del sacrificio e delle rinunce delle donne per impegni familiari cui devono farsi carico proprio le donne.
Attraverso una straordinaria collaborazione, abbiamo plasmato le nostre emozioni in una scultura vivente, mentre discutevamo di temi cruciali come le disuguaglianze di genere, le anomalie nel nostro sistema culturale e i disagi che affrontiamo come individui e come società. Abbiamo messo da parte i nostri ruoli di genere e ci siamo immersi nelle esperienze altrui, scoprendo così una connessione più profonda e universale.
Questo esperimento di empatia e di condivisone delle discriminazioni ci ha permesso di fermare il tempo e catturare un’istantanea unica della nostra esistenza collettiva in Paradisi. Nella creazione di un’opera condivisa, abbiamo trovato un punto di incontro dove tutti, senza distinzioni, ci siamo riconosciuti. È stata un’esperienza di (im)perfezione umana, necessaria per abbracciare la nostra vulnerabilità e la nostra forza in egual misura.
Ci auguriamo che questo straordinario Giovedì in Paradisi abbia lasciato un’impronta duratura nei nostri cuori e nelle nostre menti, incoraggiandoci a praticare l’empatia e a costruire ponti di comprensione tra di noi. Continueremo a celebrare la diversità, a esplorare le complessità dell’essere umano e a trasformare il nostro paradiso interiore in uno spazio di inclusione e condivisione.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa straordinaria esperienza. Vi aspettiamo con entusiasmo al prossimo Venerdì in Paradisi, pronti a continuare il nostro viaggio verso la scoperta, la connessione e la celebrazione dei diritti di tutti.