Il report dell’evento “Armonìa”
Lo scorso 10 settembre si è tenuto in azienda il tradizionale appuntamento con la presentazione dell’Integrated Reporting, che in questa edizione è stato dedicato all’’Armonia.
Un tema che, durante la serata, è stato declinato nelle sue diverse accezioni legate ai principi fondanti di Paradisi. In particolare, Armonia nei confronti delle persone, dell’ambiente, del territorio e della propria comunità di riferimento, così come prevede la filosofia del movimento B-Corp di cui Paradisi è una delle prime aziende certificate nelle Marche.
L’evento è stato aperto dalle note dell’organetto di Roberto Lucanero che hanno accompagnato le immagini del video sull’Equilibrio Dinamico, realizzato per Paradisi da Davide Caporaletti e dmpconcept. Il musicista, Ambasciatore della Fisarmonica, ha eseguito per la prima volta “Aria Todesca”, un brano tratto da un’antica partitura del XVII secolo, da lui stesso rinvenuta negli archivi storici della Biblioteca Planettiana di Jesi. Il manoscritto 411 del fondo manoscritti Pianetti “Correnti, gagliarde e balletti” contiene infatti vari brani di autore ignoto, tra cui lo spartito che l’etnomusicologo marchigiano ha liberamente rielaborato per Paradisi e adattato per strumenti moderni, che è stato riprodotto tramite stampe artistiche in numero limitato e donato a tutti i partecipanti all’evento.
La parola Armonia è stato anche il filo conduttore dell’intervento introduttivo dell’Amministratore Delegato Gaia Paradisi per cui: “L’etimologia di /ar·mo·nì·a/ deriva dal greco e la radice ar- che indica unione, disposizione, è comune anche ad arte e aritmetica. La sfida di sempre è armonizzare questi due mondi che sembrano contrapposti ed è un po’ quello che facciamo tutti i giorni nel nostro lavoro. Infatti, produciamo dei particolari secondo dei cicli e dei programmi ben definiti e calcolati al millesimo, ma per creare questi processi ci affidiamo ogni giorno alla creatività e all’inventiva. Volendo, invece, trasferire la definizione musicale di Armonia nella nostra organizzazione potremmo dire è un insieme di persone che produce un effetto piacevole all’animo. A questo proposito vorrei citare una frase di mio padre che trovo molto attuale e molto in linea con il tema di quest’anno, infatti: fare bene non significa solo fare bene i pezzi ma anche e soprattutto stare bene in azienda. L’armonia all’interno di una squadra si genera dalla collaborazione, dall’ascolto dell’altro e dal rispetto reciproco. Non significa per forza assenza di conflitti o di contrasti, quanto mantenere la propria mente aperta nei confronti dell’altro. L’armonia nei luoghi di lavoro è fortemente legata all’ordine e alla pulizia delle postazioni. L’armonia nei processi e nelle interazioni tra i diversi reparti aziendali è forse quella più difficile da ottenere e bisogna concentrarsi sul sistema visto nella sua totalità, piuttosto che sulla perfezione delle singole parti. Come Società Benefit, infine, non possiamo non parlare dell’armonia che ci deve essere tra l’azienda e il contesto in cui opera, ovvero territorio, istituzioni, fornitori e clienti. In questo caso il concetto chiave è l’integrazione con il contesto esterno. È adattarsi a esso e trasformarsi con esso in un continuo scambio reciproco. È l’azione di un’azienda che cresce facendo crescere anche il territorio che la circonda. L’immagine che vorrei lasciarvi è quella di uno spartito musicale in cui azienda, territorio fornitori e clienti sono note musicali che devono essere coordinate tra loro per ottenere l’armonia voluta. Per concludere, un’organizzazione armonica è quella che riesce a mantenere tutti questi fattori in equilibrio dinamico rispetto al continuo cambiamento cui è soggetta. Proprio da questo concetto muove le basi il nostro piano strategico aziendale per i prossimi tre anni, presentato in CdA e condiviso con tutti i collaboratori”.
Maria Luisa Quaglieri, Assessore ai servizi sociali del Comune di Jesi ha portato i saluti istituzionali del Sindaco e di tutta la comunità, ricordando la profonda amicizia che la lega all’azienda e quanto quest’ultima abbia sempre dato con generosità al territorio e alle persone.
Ilaria Gasparri, Dottore commercialista consulente della Società Benefit, ha poi illustrato nel dettaglio i risultati raggiunti nel corso del 2020: “Il fatturato dell’azienda negli ultimi anni è stato sempre crescente toccando l’apice di oltre 9 milioni di euro nel 2019 e ha registrato una piccola flessione del 7% nel 2020, dovuta al fermo di produzione di alcune settimane per la pandemia Covid. Ciononostante, l’azienda ha incrementato l’utile netto raggiungendo 1.000.100 euro. Questo è dovuto a una riorganizzazione interna che ha permesso una maggior efficienza ed efficacia produttiva. Per quanto riguarda l’EBITDA, che è una misurazione economica che rappresenta il risultato d’esercizio al lordo degli ammortamenti, delle svalutazioni e delle tasse, il trend negli ultimi 10 anni è sempre stato crescente. Nel 2020 ha raggiunto circa 2.500.000 euro, registrando un +7,88% rispetto al 2019, miglior risultato di sempre per la Paradisi. Anche rispetto all’indebitamento il dato è estremamente contenuto in confronto al patrimonio netto dell’azienda di oltre 8 milioni di euro. Questo è un indice di grande solidità in costante aumento. A fronte di questo l’azienda però non ha mai smesso di innovare e nel 2020 e ha incrementato i propri investimenti in beni materiali del 7,3%. Per capire l’origine di questi numeri occorre esaminare il contesto e ci viene in aiuto la relazione sul beneficio comune che l’azienda redige sin dal 2016. È una narrazione che parte dalla storia della Paradisi, che è ormai entrata nella terza generazione di management familiare. È il racconto della vita quotidiana in cui i protagonisti sono i fornitori al 95% marchigiani, i dipendenti cui l’azienda ha donato l’1% delle quote, la formazione, l’innovazione e i clienti che da sempre sono il vertice di quella piramide che è rappresentata nel logo della Paradisi. Ma per capire se l’azienda ha veramente raggiunto quell’equilibrio dinamico che si prefigge, occorre analizzare un elemento centrale che è il territorio. È la cultura condivisa con quest’ultimo che premette una crescita sinergica, responsabile e sostenibile. Questo scambio osmotico, reciproco e costante è un obiettivo fondamentale che l’azienda si è data nel 2016 quando ha scelto di essere Benefit, costruendo una visione integrata e armonica con tutti gli stakeholder. In conclusione, essere in equilibrio dinamico significa essere in armonia con tutti i fattori di cui si è parlato fino ad ora: tradizione, governance, fornitori, clienti, dipendenti, territorio e ambiente”.
Un nuovo intervento di musica tradizionale è stato poi il lancio del talk dedicato all’Armonia, condotto dal sociologo Massimiliano Colombi, con Roberto Lucanero e Massimo Castagnari, uno dei titolari dell’azienda di fisarmoniche Castagnari.
Dopo aver ripercorso la genesi del brano “Aria Todesca”, col ritrovamento del manoscritto seicentesco alla Planettiana di Jesi, Roberto Lucanero ha raccontato perché ha scelto di riadattare un brano antico per un organetto che, insieme alla fisarmonica, rappresenta il più moderno tra gli strumenti polifonici (non elettronici) creati dell’uomo. In questo contesto si è inserito Massimo Castagnari, uno dei titolari dell’omonima azienda che produce organetti di qualità dal 1914. Dopo aver ripercorso le tappe della bellissima storia familiare, che ha riportato questo suggestivo strumento all’attenzione dei musicisti di tutto il mondo, ha spiegato come: “tra i 1756 componenti che costituiscono un organetto Castagnari c’è un componente Paradisi ed è un particolare prezioso che permette di realizzare i registri che cambiano le sonorità dello strumento. Attraverso questi selettori meccanici, si possono scegliere suoni diversi, con una precisione massima, permettendo anche di ampliare il repertorio musicale esplorando generi come Rock e Jazz”. L’Armonia è stato, quindi, l’argomento su cui è tornato Lucanero, che ha scritto anche l’introduzione dell’Integrated Reporting: “il vero significato di armonia in musica non è quello che si trova nel vocabolario, che è una definizione tecnica moderna ed è legata allo studio della combinazione simultanea i suoni. Nell’antichità si parla di successione ragionata, giusta, corretta dei suoni. In periodo classico c’era una concezione, che oggi si ritrova non nei testi di storia della musica ma in quelli dei mistici o delle filosofie orientali, di arte oggettiva. Il significato è che un pezzo musicale suonato ha lo stesso effetto in tutti gli ascoltatori, non soggettivo. La melodia, cioè la sequenza di suoni doveva dare un risultato pratico, determinato e controllato. Provocava, infatti, un miglioramento di ordine fisico e spirituale perché si riteneva che la musica potesse mettere in equilibrio con il creato, portando all’unione dell’essere con gli altri piani d’esistenza, fino ad arrivare a Dio”. Colombi ha poi rilevato come ci siano tante analogie che legano la Bottega di Castagnari con Paradisi come: “il rispetto per le radici, le diverse generazioni, la precisione come assillo, un forte legame azienda famiglia, una relazione vitale con il territorio, una passione che produce cultura”. Castagnari sostiene che tutto questo avviene un po’ per caso e un po’ per amore, per poi dichiarare che il segreto del successo della sua azienda “è che non c’è alcun segreto. È fare le cose con amore e passione. Lavorare soprattutto con uno spirito di responsabilità verso chi sceglie i nostri strumenti. Ci mettiamo la nostra faccia, c’è il nostro nome sui nostri organetti e ci sforziamo di fare sempre meglio”.
Un nuovo brano suonato virtuosamente da Lucanero, da lui stesso composto e dedicato a Castagnari, ha fatto poi da tramite con l’ultimo segmento della serata, i cui protagonisti sono stati Michele Poggipolini, Executive Director e Responsabile Innovazione Poggipolini Spa e Diego Caron, Presidente CARON A&D, sotto la guida dell’economista Marco Marcatili.
Diego Caron e Michele Poggipolini, dopo aver spiegato quali sono i settori innovativi di cui si occupano le loro aziende, hanno raccontato percorsi di profondo cambiamento e trasformazione che li accomunano a quelli intrapresi dalla Paradisi, puntando sulle competenze, sulle persone e sul territorio.
Interpellati da Marcatili sul futuro prossimo dei mercati i due imprenditori hanno tracciato scenari impegnativi, ma pieni di possibilità per le proprie aziende. Per Caron: “il 2022 sarà un anno di continuità, anche se ha dovuto chiedere il congelamento di numerosi ordini fino a metà anno a causa dei problemi di reperimento di materie prime e dei costi che stanno crescendo in modo verticale. Il prossimo sarà un anno di stabilità, poi il 2023 è pieno di incognite anche se c’è un’effervescenza globale in tutto il mercato. Bisogna essere preparati al cambiamento. La metafora è quella della barca vela, se muta il vento bisogna essere pronti a virare”.
Poggipolini ha invece puntato le strategie della sua azienda sui processi produttivi guardando a nuovi settori come quelli dell’aeronautica commerciale o sull’automotive segmento premium: “il processo produttivo, iniziato nel 2015, che oggi è operativo ci consente di produrre 100 viti in titanio al minuto, tutto in modo automatizzato dalla materia prima alla logistica e questo consente di essere molto competitivi per i clienti. Abbiamo innovato anche sui prodotti sviluppando un bullone intelligente che contiene al suo interno elementi sensibili con un’elettronica che riesce a comunicare in tempo reale il suo stato”.
Caron ritiene tassative sia l’innovazione che la sostenibilità: “oggi un’azienda non può trascurare l’innovazione, che sia di processo o di prodotto. In ottica lean production ho fatto realizzare una macchina piegatrice in grado di lavorare anche un singolo tubo ammortizzando considerevolmente i costi rispetto ai macchinari esistenti anche su piccolissime produzioni. Questa tecnologia innovativa ha permesso l’ingresso in mercati nuovi e cambi di strategie. Bellissimo è il concetto di mettere le persone al centro. Con il Progetto Caronteamexperience stiamo realizzando piccole fabbriche di prossimità vicino ai clienti. Con le persone che lavorano in queste microaziende condividiamo la quota societaria. Infine è importante il rapporto coi fornitori che deve essere assolutamente armonico”. Per quanto riguarda la crescita di Paradisi, che ha un ottimo EBITDA del 28%, Poggipolini consiglia di “utilizzare queste marginalità su investimenti di medio e lungo termine per poter raggiungere nuovi mercati in cui l’azienda non è ancora presente. Occorre guardare all’internazionalizzazione e al dialogo con altre realtà con cui si possono realizzare sinergie”.
Per Caron crescita e armonia possono convivere se tutti sono disposti ad accettare il cambiamento: “nei collaboratori tante volte c’è la difficolta introdurre trasformazioni nei metodi, di cambiare modo di pensare e di lavorare. Chi si mette in gioco e comincia a ragionare in modo diverso da quello che ha sempre fatto riesce a fare il salto in avanti. Bisogna innovare col cambio di strategia e coinvolgendo i collaboratori che sono il cuore dell’azienda”.
L’evento si è chiuso con la consegna della Borsa di Studio “Sandro Paradisi”, per sostenere giovani meritevoli nei loro studi universitari, a Natalia Fabbretti alla presenza del Prof. Cioncolini dell’IIS “Marconi Pieralisi” di Jesi che ha spiegato le motivazioni del premio: “Per essersi diplomata con il massimo dei voti con lode nell’a.s. 2020/2021 e per aver concluso un intenso percorso scolastico, dimostrando straordinarie qualità dal punto di vista delle conoscenze, delle competenze e delle abilità acquisite nonché per l’importante collaborazione a favore di compagni di classe, alunne e alunni di classi inferiori e di tutto il personale scolastico in un periodo di grandi e inedite sfide inaugurate con la difficile stagione della Covid”.
Le riflessioni conclusive dell’evento sono state tratte da Gaia Paradisi che ha voluto citare la frase del maestro Sufi Hazrat Inayat Khan, tratta dall’introduzione dell’Integrated Reporting di Roberto Lucanero: “La pace che ogni anima si sforza di raggiungere, che è la vera natura di Dio e il traguardo finale dell’uomo, non è altro che la conseguenza dell’armonia; ciò dimostra che senza armonia tutte le realizzazioni della vita sono inutili… Solo colui che ne è in possesso è atto a capire la vita e colui che è privo di armonia è stolto malgrado tutte le altre possibili conoscenze”.
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