IOMISENTOVICINO
È stato un pubblico attento ed emotivamente coinvolto quello che ha voluto condividere il resoconto di vent’anni di attività dello IOM di Jesi. La sala adibita per l’occasione presso l’azienda Paradsi, da sempre realtà amica e sostenitrice dell’associazione, era gremita di persone che hanno partecipato vicinanza e attenzione nei confronti di questo meritorio sodalizio attivo nella Vallesina. L’evento è stato condotto da Giuliano De Minicis che ha posto l’accento sui valori che muovono il volontariato, specialmente nell’assistenza alla persona colpita da malattia oncologica, alla famiglia, che necessitano di cure, di conforto umano e di presenza amorevole.
Proprio per questo, negli anni, lo IOM ha messo a disposizione un servizio di assistenza domiciliare gratuito che grazie a un’equipe qualificata riesce a garantire una presenza continuativa. Lo testimoniano i numeri che danno il segno di un’attività sul territorio davvero rilevante: dal 1996 al 2016 sono stati 3655 i pazienti presi in carico dallo IOM, per un totale di 10.472 visite domiciliari, 25.301 prestazioni offerte dagli operatori, 136.500 km percorsi dalle 6 autovetture dell’associazione. Il tutto è stato reso possibile grazie a oltre 45 volontari, 1 medico specializzato, 2 psicologi oncologici, 8 infermieri professionali, 1 operatrice OSS, che hanno affiancato i 7 consiglieri del Direttivo. Dopo l’intervento di benvenuto e il saluto alle autorità intervenute da parte dell’ospite Sandro Paradisi, la parola è stata ceduta ad Anna Quaglieri, storica presidente e fondatrice dello IOM che con la consueta passione ha tracciato la storia ventennale dello IOM, lanciando nuove sfide per ampliare e migliorare ulteriormente l’assistenza alle persone ed alle famiglie con una vivacità mai doma.
Decisamente toccanti i racconti della volontaria Marta Mosconi, dell’infermiera ADO-IOM, del Dr. Giordano Grilli, Direttore del Distretto Sanitario Assistenza integrata, della Dr. Laura Ombrosi, referente Assistenza Domiciliare Ospedaliera IOM e della psiconcologa Dr. Lucilla Garofoli, che hanno condiviso col pubblico le loro esperienze con i malati e i loro familiari. Dopo la testimonianza di Altero Lardinelli, Presidente Termofogia Basket Jesi, di cui IOM è sponsor etico, le conclusioni sono state affidate a Maria Luisa Quaglieri, animatrice di tante iniziative, che ha sottolineato quanto l’importanza di una relazione forte e continuativa fra gli operatori economici e chi si attiva nella solidarietà.
Il saluto finale del sindaco di Jesi Massimo Bacci è stato l’occasione per rinsaldare il forte legame tra la comunità che rappresenta e lo IOM. Le melodie del violinista Enrico Bottegai si sono alternati ai vari interventi della serata.
Al termine dell’evento è stato offerto un aperitivo grazie alla Cantina Santa Barbara e al Ristorante Rincrocca. A tutti i presenti è stata, infine, donata un’opera realizzata per IOM dall’artista e maestro cartaio Sandro Tiberi.