Paradisi al #TimetoB2018
Nel dicembre 2016 la nostra azienda ha ottenuto la certificazione B Corporation, aderendo a questo nuovo modello di business fondato su valori di sviluppo sostenibile, sul rispetto dell’ambiente e della comunità e sul benessere dei dipendenti.
Attualmente siamo tra le 2.300 aziende in tutto il mondo e le 85 italiane certificate BCorp (che si uniscono alle 300 che hanno già acquisito la forma giuridica della società benefit, introdotta nel nostro ordinamento nel 2016).
L’Italia vanta il maggior numerso di aziende B Corp di tutta Europa, seguita dll’Olanda con 62 e dalla Francia con 53.
Le BCorp italiane fatturano complessivamente circa un miliardo e mezzo di euro, dato che colloca l’Italia al quinto posto della graduatoria mondiale per valore economico.
È quanto è emerso in occasione del il 29 novembre al summit delle Benefit Corporation italiane #TimetoB2018, che si è tenuto nella suggestiva location del recuperato Opificio Golinelli, a Bologna.
Dati che giustificano l’entusiasmo e l’ottimismo intorno a questo movimento, che però sono accompagnati da grandi preoccupazioni per il futuro del nostro pianeta.
È stato proprio questo il filo conduttore degli interventi che si sono susseguiti sul palco, dopo le suggestioni lanciate dal guru mondiale Nathan Gilbert, Executive Director di B Lab Europe, secondo cui: “quello che stiamo vivendo è un cambio culturale storico e sappiamo esattamente il motivo per cui dobbiamo farlo: l’economia oggi non funziona. La buona notizia è che esiste un grande movimento di persone che vogliono sostenere il cambio verso l’economia circolare e l’accelerazione degli ultimi tempi è stata eccezionale. Ci sono i presupposti per cambiare il mondo senza rinunciare al profitto, anzi, aumentandolo”.
Alex Bellini ha raccontato la sua storia, fatta di resilienza, coraggio, curiosità. L’ avventuriero e mental Coach condiviso la sua esperienza evidenziando come il focus delle spedizioni che compie sia sempre più orientato verso un impatto positivo sul mondo, il che lo accomuna fortemente allo scopo delle B Corp.
Fare impresa ‘For Benefit’ è spesso un’avventura perché implica percorrere strade mai battute prima, confrontarsi con situazioni imprevedibili, che tuttavia possono far emergere l’essenza profonda e il meglio di una persona.
Massimo Mercati (Ad di Aboca), reduce dal recente summit mondiale del Cile ha evidenziato come “l’economia dovrà cambiare, perché il futuro dell’impresa passa per la tutela del bene comune. Le Bcorp sono lo strumento ideale per una nuova visione d’impresa, poiché non si può più prescindere dalla relazione che abbiamo con l’ambiente e la società”.
Secondo Maria Paola Chiesi (direttrice CSR di Chiesi Farmaceutici): “la verità è che dobbiamo fermare la follia che ci sta portando alla catastrofe. Io voglio urlare la mia protesta, voglio che questa deriva si fermi”.
Dichiarazioni condivise da tutti i presenti, tanto che abbiamo deciso di aderire alla lettera aperta indirizzata dalla comunità globale delle Bcorp ai governi delle nazioni del G20: “#GlobalImpactEconomy – Guidare il cambiamento verso una economia a impatto globale”.
In questo documento emerge come, dopo decenni di prioritarizzazione della crescita del PIL rispetto all’equità sociale che hanno portato a livelli di disuguaglianza senza pari nella storia, sia più che mai urgente costruire un sistema economico che sia al servizio delle persone e del pianeta.
L’intervento conclusivo è stato affidate all’economista Stefano Zamagni, secondo il quale: “le Bcorp rappresentano un ritorno all’antico. Fino all’inizio del ‘900 l’impresa era considerata un soggetto privato che svolgeva funzioni pubbliche”, negli anni Trenta è iniziato il mutamento culminato nel ’76 con l’affermazione della teoria che “il fine dell’impresa è la massimizzazione del profitto”, modello andato evidentemente in crisi negli ultimi decenni.
Da qui la nascita delle Bcorp che promuovono un nuovo paradigma d’impresa, più adatto per affrontare la quarta rivoluzione industriale.